Neve d’aprile

Neve pesante: neve d’aprile.
Gocce gelate nel secchio, in cortile.

Scavalcano il bordo e colano giù, in un filo sottile. Alcune rallentano, riflettono pigre e bisbigliano piano.

Guardano in alto, annusano il muschio e quel sasso un po’ strano.

“Fermiamoci qui, dai. Perché andare lontano?”.
Le altre, impazienti, raggiungono quelle là in fondo. Boh … saranno parenti.
Si abbracciano per qualche secondo e si raccontano cose. Del tempo, del viaggio davanti e poi giù tutte assieme, “Alla scoperta del mondo!”.
Forse stanno andando più giù, al bosco giulivo. Sì, eccole là! Me lo sentivo.
Nella vasca di sasso a schizzarsi, a sguazzare in quel modo selvaggio.
A godersi un po’ il sole in attesa di altre. Come rondini prima di un viaggio.

Restate un po’ qui, gocce belle. Daiiii, che ho appena sfornato le ciambelle!
Sì, sì, lo so, dovete andare. E allora buon viaggio, gocce care.

Gorgoglii e mulinelli, capriole fra i sassi e poi salti e saltelli. Profumo di menta, ombra di pioppo e tramonti magenta.
Godetevi tutto, anche sbagliando. Ma fate attenzione, mi raccomando!
Cercheranno di arginarvi, imbrigliarvi, catturarvi.
“Mille euro al litro! Acqua purissima, benedetta. Plin plin, acqua di vetta”.
Di dragarvi, drogarvi, scavarvi, rapirvi. Sporcarvi, spurgarvi, macchiarvi, infangarvi. Pisciarvi, infettarvi, marcirvi, ammalarvi.
Assuefarvi, ecco. Volevo dire assuefarvi.
Altamarea, bassamarea. Altamarea, bassamarea.
Finché vi sembrerà dolce anche il mare.
E allora, se vi dovesse capitare, guardate su in alto e lasciatevi andare.
Aprite le braccia, fate un sorriso rotondo e un respiro profondo, una nebbia sottile, una nuvola lieve e infine la neve.
Neve d’agosto.
Il secchio, oramai lo sapete: è al solito posto.

LM


2 thoughts on “Neve d’aprile”

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.